Due nuove R.S.A. a Collegno

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L’area che sarà oggetto di trasformazione ha una superficie di circa 13.000 mq ed è costituita da terreni agricoli a nord mentre a sud è occupata da una Cascina, testimonianza dell’architettura rurale del lungo Dora. Altri fabbricati di recente realizzazione hanno contornato la Cascina per scopi produttivi.

Da un punto di vista macroscopico l’ambito si inserisce in un contesto urbano complesso, assumendo in sé i caratteri della campagna in via di trasformazione, della periferia urbana di recente espansione e di una zona necessariamente di confine, essendo questo costituito da un lato dal parco della Dora e dall’altro dalla imponente rete viaria composta dalla Tangenziale Nord di Torino, dall’asse est-ovest della via Pianezza, dalla SP 24 e dalle rotonde di raccordo tra esse.

Riducendo la scala di osservazione il sito si colloca su un’area di confine tra la città urbanizzata e il Parco Agronaturale della Dora Riparia di Collegno, e si pone quindi come elemento di dialogo tra i due caratteri paesaggistici distinti. L’ambito è vincolato.

Il progetto prevede la realizzazione di due R.S.A. da 120 posti letto ciascuna.

Per entrambi i progetti la finalità sarà quella di far dialogare l’area urbanizzata su Via Venaria con l’area a carattere agricolo del parco Dora. Verranno adottati i tipi edilizi caratteristici dell’edificato agricolo del Parco, verrà posta molta attenzione alle aree verdi che cingeranno le nuove realizzazioni ed alla scelta di specie vegetali tipiche del Parco (salici, pioppi, ontani, aceri campestri).

Nell’area nord (1) i prospetti verso la Dora si configurano come volumi semplici che si sviluppano prevalentemente nel senso della lunghezza, per poter garantire il rispetto delle fasce di rispetto dei corsi d’acqua. L’edificio si compone di due volumi aventi altezza e partizione di facciata differenti ma con scansione e tipologia di aperture omogenee sui due livelli centrali. Lo sviluppo lineare del fabbricato è interrotto da un volume centrale che si protende verso la Dora e che ospita al suo interno gli spazi comuni e ricreativi della struttura residenziale. Questo corpo gode di un affaccio privilegiato sul Parco della Dora.

La tipologia di facciata, le partizione e le variazioni di volumi fanno esplicito riferimento alle varie tipologie di cascina presenti nell’intorno.

Nell’area sud (2): la nuova R.S.A. sorgerà contigua al fabbricato della Cascina Aurora; si porrà come il naturale ampliamento della cascina prendendo come esempio, anche in questo caso, le cascine presenti nell’immediato intorno. Partendo dal fabbricato della Cascina le nuove maniche si dipartiranno una dall’estremità est e l’altra dall’estremità ovest, venendo a costituire con la sua disposizione ad “S” due corti aperte ad uso esclusivo degli utenti della nuova R.S.A. La prima corte, rivolta verso la via Venaria, in corrispondenza dell’area di accesso sarà trattata a verde: un giardino con le essenze tipiche del Parco della Dora. L’altra corte sarà aperta invece verso il Parco ponendosi come terrazzo panoramico, oltre che come continuazione dei due soggiorni adiacenti ad essa. La manica adiacente alla via Venaria conserverà al piano terreno la muratura di pietrame listata insieme al portale esistenti.

Il progetto nel suo complesso si porrà in una relazione dialettica con il contesto ambientale di riferimento, presupposto fondamentale anche per la natura delle attività socio assistenziali svolte all’interno delle strutture.

Da un punto di vista urbano gli effetti saranno migliorativi: in un contesto da un lato già fortemente caratterizzato dall’edificazione esistente e dal degrado di edifici in stato di abbandono e dall’altro da un paesaggio con carattere agricolo. il progetto proposto costituirà un graduale passaggio tra i due contesti paesaggistici posti a confronto sull’asse della via Venaria.

Da un punto di vista ambientale la realizzazione dell’intervento garantirà la manutenzione e l’integrazione della vegetazione tipica delle sponde dei corsi d’acqua con notevoli vantaggi.